Non troppo lontano dalla pianura di Ivrea, ai confini con la Valle Soana e la Valle di Champorcher in Valle d’Aosta, sta la Val Chiusella. Terra dal fascino ancestrale, piena di boschi di betulle, non troppo vistosa e silenziosa. Qui i rilievi si trasformano in pendii e si aprono con ampi respiri verso l’orizzonte, divenendo Montagna. Questo la rende zona naturale, adatta allo Sport invernale e al Trekking.
Proprio in Val Chiusella nel piccolo centro abitato di Traversella c’è, infatti, “la Palestra di Roccia di Traversella”, uno dei piu’ frequentati e famosi siti d’arrampicata di tutto il Nord Ovest. Nata agli inizi degli anni ’50, grazie ad intraprendenti alpinisti del Canavese, come come Vallesa, Franche e Sonza. Dal 1998 il sito si caratterizza pure per il “Settore delle Speranze”, un settore d’arrampicata, unico in tutto l’arco alpino per dimensioni e caratteristiche, pensato e chiodato per i baby climber. La Palestra conta circa 500 vie, tra monotiri e itinerari su più lunghezze, suddivise in 21 settori, con difficoltà delle lunghezze di corda, per tutte le abilità. Da chi muove i primi passi sulla roccia, a chi cerca di allenarsi per mantere un discreto livello, da chi ama l’arrampicata in stile “plasir”, a chi desidera affrontare gradi decisamente selettivi. Ci si può appoggiare a Guide Alpine o ad eventuali corsi organizzati dagli enti preposti (CAI, FASI). Le pareti sono esposte a sud ovest, ad una quota tra i 1.000mt e i 1.300mt e si puo’ tranquillamente scalare in tutti i mesi dell’anno, anche se è sarebbe preferibile scegliere l’autunno o la primavera.
Tra i sentieri maggiormente conosciuti, abbiamo già segnalato e parlato dell’affascinante “Sentiero delle Anime”, un percorso autoguidato e segnalato ad anello, che sale tra noccioleti e castagni, che porta da Traversella fino ai prati dei piani di Cappia. Diverse sono le leggende alla base del nome del percorso. Una narra che vi passassero le anime dei morti e che i pastori non potessero disporre i recinti per le greggi, poiché gli animali avrebbero potuto spaventarsi alla vista del transito delle anime. Un’altra racconta che le persone anziane, per porre fine alla loro vita, si lasciassero precipitare giù dal sentiero. Oggi il sentiero è un itinerario di 2 ore e 30 minuti, con un dislivello di circa 600 metri, corredato da pannelli illustrativi, collocati dalla Comunità Montana della Valchiusella, che riportano accanto ad ogni roccia indicazioni. In particolare si possono ammirare i petroglifi. Sono antichi graffiti, dal significato religioso, di tre tipi: coppelle, cruciformi ed antropomorfi. Alcuni furono realizzati addirittura da uomini preistorici per avvalersi di riti e credenze pagane, altri furono, invece, creati durante il periodo di cristianizzazione delle Alpi.